Stecade / Lavanda selvatica
Nome scientifico: Lavandula stoechas L.
Fam. Lamiaceae
Descrizione pianta
E’ una pianta erbacea bienne con fusto eretto pubescente, bianco-tomentoso, alto fino ad 1 metro, ramificato in alto e con ali di aspetto variabile provviste di spine. Le foglie sono lunghe 10-20 cm, pennatosette, verdi, sopra generalmente variegate di bianco, di sotto bianco-tomentose, dotate di spine robuste, ordinate sui margini. I fiori possono essere isolati o riuniti in fascetti, composti di soli fiori tubulosi bianco-lilla o rosa-porpora; i fiori centrali sono ermafroditi, tetraciclici, pentameri con sepali ridotti ad una coroncina di squame o reste persistenti nel frutto. Il frutto è un achenio compresso con coroncina emisferica e pappo di setole piumose biancastre di 13 mm. L’impollinazione è entomogama e disseminazione anemocora.
Periodo di fioritura
Aprile – Luglio
Distribuzione geografica
La specie è molto presente nella macchia e soprattutto nella gariga a cisto, da 0 a 600 m di altitudine; nell’isola non è molto diffusa, si può trovare lungo la strada che porta alla Piana, al Segalaio e alla fine del sentiero del Reganico.
Proprietà e usi
Uso officinale/medicinale: si usano le foglie e i fiori essiccati in decotto per loro azione digestiva e antispasmodica; le sommità fiorite vengono inoltre usate in medicina popolare per l’azione antisettica, attribuita all’olio essenziale, ricco di canfora e fenchone.
Uso cosmetico: Il macerato in olio d’oliva delle gemme fiorali viene applicato sulla pelle come antiseborroico. Inoltre, sacchettini di garza di cotone, contenenti all’interno i soli fiori o uniti ad altre parti della pianta, sono gettati nell’acqua del bagno per profumarla e per ottenere un’azione disinfettante e tonica sulla pelle.
Uso domestico: I fiori essiccati vengono messi all’interno di sacchettini e riposti negli armadi per dare un buon odore e come antitarme.
Pianta mellifera.